Cristina Migliano
Biografia:
Nasco e vivo a Modena, faccio l’imprenditrice, e la mia passione per l’arte nasce nel laboratorio di sartoria di mamma e papà, dove sensibilizzo la percezione del bello osservando affascinata i manichini su cui ogni volta è plasmata l’armonia delle forme, valutato l’attento accostamento dei colori e dei tessuti, creati ritocchi di forbice e spilli dettati da quel gusto e quello stile che hanno fatto della moda italiana la più importante al Mondo. Data la mia tenera età, mi era permesso giocare a fare la piccola sarta coi ritagli di sete, pizzi e bottoni di scarto, coi quali realizzavo bambole di pezza che ho accantonato con l’inizio delle scuole.
Ed è proprio a scuola che la mia creatività manuale si è spostata dalle bambole di pezza alle matite colorate, con le quali riempivo quaderni e diari miei e delle mie compagne di decoratissime greche ed eroine dei cartoni animati.
Poi è arrivata la moda delle borse militari e dei jeans disegnati, e in quegli anni sono diventata il riferimento di tutti i ragazzini che volevano personalizzare i loro capi con i loghi più in voga degli anni 80.
Dopo la maturità ho scelto di trasferirmi a Roma, museo a cielo aperto, dove oltre che laurearmi in Economia e Commercio ho approfondito lo studio della storia dell’arte leggendo libri, visitando palazzi e mostre, frequentando corsi di pittura, partecipando a tour guidati e appassionandomi in riproduzione di quadri d’autore (unico modo per me autodidatta di imparare la tecnica pittorica direttamente dai grani maestri che hanno fatto la storia dell’arte).
Ho partecipato a numerose mostre d’arte collettive e personali in diverse parti d’Italia, dipinto su commissione tele, pareti di case e negozi, tessuti ed ho partecipato alla realizzazione di libri illustrati. Ho plasmato creta e dipinto piastrelle, vasellame e piatti con la tecnica faentina di decorazione su maiolica, e realizzato mosaici secondo i dettami della scuola Ravennate. La tecnica che prediligo è olio su tela.
L’epoca che più mi affascina è quella che comprende il fine ‘800-primi ‘900, ed ho studiato con particolare interesse Caravaggio, Rembrandt, Vermeer per le loro magistrali tecniche pittoriche che mi alleno a riprodurre per affinare il mio tratto pittorico.
Ultimamente sto sperimentando una esecuzione più espressiva e libera, disinvolta, in cui l’incompiutezza ed il frammento diventano elementi di uno stile aperto e improvviso, apparentemente incompiuto ma che proprio dall’ incompiutezza trova la sua ragion d’essere.
I tempi sono ormai maturi (sia tecnicamente che come persona) per creare opere con soggetti e temi ideati dalla mia fantasia, dai miei momenti di contemplazione, dalle mie esperienze emotive e dalla sperimentazione di materiali, effetti cromatici e modalità di esecuzione. Questa nuova fase del mio percorso artistico è già iniziata, anche se non è giunta a completa maturazione, ed il mio intento è che questo cammino mi porti a definire uno stile, un “segno” che identifichi in modo esclusivo la mia produzione.